20a PASSEGGIATA PER ACQUE E PARCHI
 E IN SEMINARIO PORDENONE


Domenica 22 Settembre 2024

IL COMUNE DI PORDENONE E L’A.S.D. EQUIPE PROMUOVONO LA 20° PASSEGGIATA DENOMINATA “PASSEGGIATA PER ACQUE, PARCHI E IN SEMINARIO A PORDENONE” APERTA A TUTTI

 

Organizzazione: Associazione Sportiva Dilettantistica Equipe, con il patrocinio di Comune di Pordenone, Associazione Piccoli Passi e Seminario di Pordenone.

Partenza e Arrivo: Seminario di Pordenone.

Iscrizione: le iscrizioni sono aperte dalle ore 7.30 alla partenza (possibilità di iscrizione anche nei tre sabati precedenti, presso Sportler).

Orario partenza: la partenza è prevista per le ore 9.30

Tempo massimo: ore 2

Limiti di età: nessuno

Punti di ristoro: Seminario di Pordenone

Segnali percorso: frecce direzionali lungo il percorso.

Quote di partecipazione:

€ 5,00 per singola iscrizione
€ 4,00 a persona per gruppi familiari

La quota include una maglietta ai primi 300 iscritti e cartellino di partecipazione per tutti.

A tutti i partecipanti verrà consegnato un simbolo da lasciare nei pressi del pruno come gesto di buon auspicio per la prossima fioritura.

Assistenza Percorso: l’assistenza viene garantita da associazioni di volontariato.


 

ITINERARIO

 

 

 

SEMINARIO APERTO
 
28 MAGGIO 2023
Passando si potrà vedere durante la sosta:

I PORTICATI (MOSTRA FOTOGRAFICA)

Negli ampi porticati pensati dall’architetto Domenico Rupolo (1861-1945) per accogliere i seminaristi nei tempi di svago è stata allestita una mostra fotografica:
“100 FOTO PER 100 ANNI ”.
Essa ripercorre attraverso le immagini la vita delle diverse generazioni di seminaristi ed educatori che si sono succedute nel corso di questo secolo, con tutti i cambiamenti che quest’epoca ha conosciuto.

IL GIARDINO

Il parco che circonda gli edifici del Seminario, per quanto sia stato modificato nel tempo, è erede del giardino che circondava l’antica villa Revedole: già un secolo fa esistevano, infatti, il laghetto accanto al quale venne edificata nel 1927 la grotta di Lourdes, il viale alberato e gli esemplari delle piante di più grandi dimensioni che vediamo tutt’oggi.

EVENTO SPECIALE PER LA SECONDA EDIZIONE DELLA PASSEGGIATA DI PRIMAVERA

Simbolica cerimonia della piantumazione di un albero donato al Seminario Vescovile, simbolo di speranza in un “domani buono” e segno tangibile del nostro concreto impegno a promuovere il rispetto per il verde cittadino e per l’ambiente.
 
 
REGOLAMENTO
  • Il Comitato organizzatore declina ogni responsabilità civile e penale per qualsiasi incidente che possa accadere prima e durante la manifestazione avendo la stessa carattere non competitivo.
    L’organizzazione considera con l’iscrizione la idoneità fisica del partecipante inerente la normativa di legge prevista dal D.M. 28.283 sulla tutela Sanitaria per l’attività agonistica.
    Data la non competitività della manifestazione non ci saranno nè cronometraggio nè classifica.
    I partecipanti dovranno attenersi alle norme del codice della strada: i pedoni devono procedere sul margine sinistro della carreggiata (art. 134), rispettare i semafori per l’attraversamento degli incroci e seguire le indicazioni degli addetti alla vigilanza lungo il percorso.
  • Vista la non competitività della marcia non verranno accettati reclami.
  • L’iscrizione comporta l’accettazione del presente regolamento.
  • È obbligatorio apporre sul cartellino nome e cognome.
 
 

LA CITTA' - CENNI STORICI

“Pordenon è bellissimo, pieno di caxe, con una strada molto longa, si intra per
una porta e si ensse per l’altra. Va in longo. È protetor San Marco. Fuori di la porta
di soto è una acqua chiamata Novicello” – Marin Sanudo, 1483

Le solide radici di una città dinamica

Pordenone è una città che mette assieme varie caratteristiche fondamentali: l’acqua dei fiumi e dei laghetti, il verde dell’ambiente, la solida ossatura delle aziende manifatturiere e la cultura. Tutti questi elementi sostengono ancora sia gli indici economici sia i livelli di qualità della vita.
Sono i valori che hanno sempre legato tra di loro i passaggi storici più importanti. L’acqua ha fatto la fortuna di Pordenone. Ha sempre rappresentato la sua radice identitaria: Portus Naonis, l’antico porto sul Noncello. Tutt’attorno all’approdo fluviale, su di una piccola altura che lo proteggeva dalle alluvioni, si allargò il primo borgo, dominato dalla loggia comunale, dalla chiesa di San Marco e dal castello.
Il poeta Ettore Busetto descrisse, in versi dialettali, il nucleo d’origine della città:
«rampegà su la riva del so fiume / come una roca senza gran pretese».

E la città proseguì la sua crescita “in longo”.
Infatti, racchiuso nella “lunga calle” di corso Vittorio Emanuele c’è tuttora il cuore di Pordenone.
Gli abbondanti corsi d’acqua alimentarono dapprima gli intensi commerci.
I riferimenti al ricco patrimonio idrico erano ricorrenti nelle cronache scritte di tutte le epoche: «attraverso il fiume vengono da Venezia e vanno barche assai grosse».
La ricchezza d’acqua contribuì in maniera decisiva a sostenere la vera rivoluzione industriale pordenonese, che prese le mosse prima dai piccoli opifici dei battiferro, dai mulini lungo le rogge e dalle corderie; successivamente dalle cartiere e dalle ceramiche; quindi dai grandi cotonifici e dalle filande.
Nel dopoguerra, il boom venne alimentato dalle fabbriche metalmeccaniche, sotto la guida di imprenditori lungimiranti, che oltre alle imprese avevano a cuore le sorti della città.
Attorno a quegli stabilimenti, in tempi più recenti, si è ramificata una fittissima rete di piccole imprese, che ha garantito una buona diversificazione delle attività produttive.
Per questo Pordenone è conosciuta ovunque come realtà laboriosa, intensamente industrializzata, capace di crescere anche nei periodi più difficili grazie ai suoi slanci innovativi.
In realtà all’origine della città c’era l’acqua, che rappresentava un immenso tesoro di energia per la crescita a buon mercato.
E l’acqua in effetti ha permesso l’allargamento degli orizzonti economici di quello che veniva descritto come
un piccolo paesotto, scarsamente popolato. L’intenso lavoro ha sostenuto lo sviluppo complessivo, sotto vari profili: da quelli produttivi a quelli demografici, da quelli culturali a quelli istituzionali.
I benefici della “cultura del fare” hanno sempre stimolato le professioni e le arti, al punto tale che Pordenone è diventata il punto di riferimento di un territorio più vasto, oggi riconosciuto come uno dei più dinamici del Nordest.
L’economia è stata il vero motore dello sviluppo.
Così, da una continua contaminazione tra imprese e società, il paesotto dei tempi lontani è oggi una “vera” città, capoluogo di provincia, con solide radici culturali.

Giuseppe Ragogna

 

ALLA SCOPERTA DEI MUSEI E DI UNA PORDENONE
A MISURA D’UOMO


Il Noncello con le sue rogge offre la straordinaria opportunità di dare vita ad un sistema integrato natura/cultura che – unendo bellezza ambientale, storia, arte e civiltà – rende Pordenone una città unica.
Con questa iniziativa, che rappresenta una seconda significativa sperimentazione di un possibile collegamento pedonale fra i musei, vogliamo condividere una nuova e particolare visione della Città, dove lentezza e sostenibilità, sono fattori di innovazione e rigenerazione urbana.

Stefano Tessadori, architetto


IL COMUNE DI PORDENONE


Immersa in un territorio di suggestiva bellezza, vicina alle spiagge dell’Adriatico, ma anche a splendide località montane; Pordenone è una città estremamente vitale ed in costante e rapido sviluppo.
Offre al visitatore, così come ai suoi cittadini, molteplici immagini di sè: dalla città moderna e all’avanguardia, ai primi posti per commercio e industria nel Triveneto, a città ricca di storia con un passato ancora vivo e presente nelle tradizioni locali.
Patria di medioevali viaggiatori come Odorico, e di grandi artisti come Antonio de Sacchis, detto il “Pordenone”, proprio in onore della sua città, ma anche di grandi imprenditori come Antonio e Lino Zanussi, è una città in grado di coniugare il proprio patrimonio culturale con le esigenze della moderna società.
È piacevole perdersi per le vie del bel centro storico o fra le sale del ricco Museo d’Arte, o ancora nell’incanto della sua Cattedrale, ma senza dimenticare l’ambiente circostante, ricco di spazi verdi ed acque.


ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA EQUIPE


L’Associazione Sportiva Equipe, fondata nel 1987, e presieduta dal Prof. Luciano Sgrazzutti, ha sempre privilegiato la promozione della pratica delle attività motorie e della cultura sportiva, con proposte rivolte a tutte le fasce di età, dall’infanzia alla cosiddetta terza età.
Il concetto base che ha guidato la programmazione delle varie iniziative è stato il considerare lo sport non tanto nel suo aspetto agonistico, ma piuttosto come importante complemento nell’acquisizione e del mantenimento del benessere psicofisico.

 

 SEMINARIO APERTO 22 Settembre 2024

Cosa vedere in Seminario:

I PORTICATI (MOSTRA FOTOGRAFICA)

Negli ampi porticati pensati dall’architetto Domenico Rupolo (1861-1945) per
accogliere i seminaristi nei tempi di svago è stata allestita una mostra fotografica:
“100 FOTO PER 100 ANNI ”. Essa ripercorre attraverso le immagini la vita
delle diverse generazioni di seminaristi ed educatori che si sono succedute nel
corso di questo secolo, con tutti i cambiamenti che quest’epoca ha conosciuto.

LA CHIESA

Al primo piano, cuore di tutto il complesso di edifici del Seminario, si trova l’ampia
cappella edificata nel 1931 in stile neo-romanico. Al suo interno si svolgono
le celebrazioni più significative della vita del Seminario. Da notare la grande pala
musiva raffigurante la Beata Vergine e San Luigi Gonzaga, opera della Scuola del
mosaico di Spilimbergo realizzata nel 1938, il grande organo a canne costruito
dalla Ditta Francesco Zanin nel 1995 e le vetrate artistiche opera del m° Albano
Poli nel 2005.

IL GIARDINO

Il parco che circonda gli edifici del Seminario, per quanto sia stato modificato
nel tempo, è erede del giardino che circondava l’antica villa Revedole: già un
secolo fa esistevano, infatti, il laghetto accanto al quale venne edificata nel 1927
la grotta di Lourdes, il viale alberato e gli esemplari delle piante di più grandi
dimensioni che vediamo tutt’oggi.


UN ALBERO PER AMICO

Un saluto al pruno, al rosario
e piantumazione del tiglio


UN SALUTO AL PRUNO, AL ROSARIO E PIANTUMAZIONE DEL TIGLIO

Durante la “Passeggiata” si terrà la cerimonia di piantumazione di un tiglio, simbolo di accoglienza e amore. Sarà l’occasione per salutare il pruno (albero che fiorisce in inverno simbolo di speranza, nobiltà d’animo e forza) piantato il 29 Maggio 2022 in occasione della prima Passeggiata di primavera e il rosario (i cui noccioli, un tempo, venivano utilizzati per la fabbricazione di rosari, da questa pratica deriva il suo nome, è anche detto “Albero che libera” per le proprietà purificatrici dei suoi frutti) piantato il 28 maggio 2023 in occasione della seconda Passeggiata di primavera.